MIO FIGLIO HA UN “BES”… MA CHE SIGNIFICA?!

Mio figlio ha un “BES”… Ma che significa?

Che strana sigla…scopriamo insieme cosa significa BES e perché spesso la ritroviamo “appiccicata” ai nostri ragazzi!

BES sta per “Bisogni Educativi Speciali” ed al suo interno tendenzialmente rientrano 3 grandi sotto-categorie:

  1. DISABILITÀ (tutelati dalla Legge 104/92);
  2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (Disturbi Specifici dell’Apprendimento – DSA tutelati dalla Legge 170/2010; Disturbo della Coordinazione Motoria ed altri disturbi evolutivi come Disturbo da Deficit di Attenzione e/o Iperattività – ADHD, Funzionamento Intellettivo Limite – FIL, Disturbo Specifico del Linguaggio – DSL, ecc.);
  3. SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE.

Come possiamo intuire, rientrano tutte quelle condizioni che possono influire sull’apprendimento dei bambini nel contesto scolastico. I BES sono, però, particolari esigenze educative che possono manifestare gli alunni anche solo per determinati periodi per motivi fisici, biologici, fisiologici o psicologici e sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. 

Come per i DSA, anche qui ritroviamo una normativa creata ad hoc per rispondere alle necessità di cui abbiamo parlato, ovvero la Circolare Ministeriale “Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” (C.M. n.8 del 6 Marzo 2013). La legge sancisce il diritto di ogni studente con BES a ricevere un’istruzione inclusiva che promuova la partecipazione attiva e la realizzazione del proprio potenziale. 

A questa ovviamente segue la stesura di un Piano Didattico Personalizzato ed Individualizzato (PDP) che tenga conto delle difficoltà di ciascun alunno per cui ne è richiesta l’attivazione. Il PDP definisce gli obiettivi, le strategie e gli interventi necessari per favorire l’apprendimento con indicazioni su strumenti compensativi e/o dispensativi. DEVE prevedere diversi aiuti personalizzabili in base alle esigenze del bambino, quali: interrogazioni programmate, dispensa da lettura o scrittura, maggiore tempo nelle verifiche e nei compiti, uso di mappe concettuali, calcolatrice, ecc. 

Non abbiate timore che i vostri figli possano sentirsi “diversi”…questa etichetta BES è in realtà un valido aiuto per permettere loro di fare meno fatica, in modo che sappiano sfruttare al meglio le reali risorse che possiedono. Solo così potrete assicurare loro un percorso di studi sereno e aiutarli a raggiungere gli obiettivi, anche i più impensabili che inizialmente possono apparire insormontabili! 

Dott.ssa Chiara Zaghini 

Psicologa dell’Età Evolutiva

Bibliografia

Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative