PSICOSOMATICA: una parola difficile per indicare un legame ancestrale

PSICOSOMATICA: una parola difficile per indicare un legame ancestrale

Bentornato, con questo articolo vorrei portarti dentro un ambito che a me piace molto e che rappresenta un vero ponte di comunicazione, tra professionisti, tra sistemi e soprattutto dentro di noi!

Cosa sono i disturbi da somatizzazione?

Per rispondere a questa domanda, è necessario fare una piccola premessa: come hai capito leggendo gli articoli precedenti, lo psicologo si occupa non solo di patologia ma anche di benessere e promozione alla salute, grazie anche alla presenza di altre figure sanitarie che lavorano in sinergia con questa professione come, per esempio, l’osteopata ma anche il fisioterapista, il medico o il pediatra e via dicendo…

Questo ci porta a dover ora definire il concetto di salute e malattia: se fino a poco tempo fa era ben radicata in tutti noi la cultura del corpo separato dalla mente e quindi delle malattie biologiche corporee, mediche, e di quelle più sfumate della mente, psicologiche o psichiatriche; gli ultimi anni e le scoperte delle ricerche scientifiche, attraverso le nuove ipotesi teoriche hanno spinto sempre di più tutti i sanitari a prendere in considerazione una visione unificata della persona.

Per tali ragioni i concetti di salute e malattia diventano così riconducibili a diverse linee di forza: biologiche, psicologiche e sociali. La persona quindi interagisce, con i propri sistemi (corpo e mente), con l’ambiente e il contesto che la circonda in un continuo processo di scambio di informazioni. Questo collegamento non solo esiste ma a volte va in cortocircuito. È così che se di fronte ad uno stimolo stressante breve l’organismo utilizza le proprie capacità difensive fisiche, modulate dai fattori psichici, per poter rispondere nella maniera più adeguata allo stressor (ovvero lo stimolo), di fronte a richieste costanti e intense come periodi prolungati di stress, il corpo esaurisce tutte le proprie risorse. 

Questo è il caso che ci porta a rispondere alla domanda iniziale, cosa sono i disturbi da somatizzazione?

Per dirla in parole semplici, queste malattie sono un modo in cui la mente sofferente e non ascoltata inizia a gridare. Essi, infatti, si originano proprio attraverso l’interazione di diversi sistemi, tra cui il sistema endocrino (ormonale), il sistema immunitario e quello nervoso. I sintomi psicosomatici, come già sottolineato, forniscono una risposta vegetativa a situazioni di disagio psichico o di stress.

I disturbi da somatizzazione possono essere considerati vere e proprie malattie che comportano danni a livello organico e che sono causati e aggravati da fattori emozionali, come ad esempio sentimenti legati all’ansia, alla depressione, ma anche a sentimenti di competizione e ostilità. Spesso chi ne soffre viene giudicato come malato immaginario, non viene creduto o addirittura gli si attribuisce uno scopo di vantaggio.

In realtà le ricerche ci dicono che, i tassi di prevalenza di questa categoria di disturbi riportano una presenza all’interno della popolazione generale che va dal 15 al 30%.

Esempi di sintomi e disturbi psicosomatici possono essere:

  • Sistema cardiovascolare: palpitazioni, aritmie, disturbi vasomotori, ipertensione essenziale.
  • Sistema respiratorio: asma bronchiale, tosse e dispnea
  • Apparato gastroenterico: gastrite, ulcera, turbe intestinali, sindrome del colon irritabile, morbo di Crohn.
  • Cute: dermatiti, alopecia, iperidrosi
  • Sistema endocrino: iper o ipotiroidismo, morbo di Addison, ecc.
  • Sistema immunitario: alterazione dei meccanismi di risposta anticorpale.

Ora che avrai capito di cosa stiamo parlando, immagino che ti chiederai come si curano i disturbi da somatizzazione?

Bene, il trattamento psicosomatico consiste nell’integrare interventi di tipo psicologico con interventi psicofarmacologici e medici convenzionali. La persona viene presa in carico nella sua complessità a 360°, ciascun sintomo viene analizzato in modo funzionale e collegato al funzionamento psicologico della persona che in tal modo diventa parte attiva del trattamento, risvegliando le proprie risorse e le proprie energie. È un trattamento utile soprattutto quando c’è poca motivazione o non si riesce a cambiare il proprio stile di vita, il quale influenza in modo diretto il proprio stato di salute. 

Se ti sei riconosciuto in questa descrizione non aspettare oltre, puoi rivolgerti ad un professionista che ti aiuterà a prenderti cura del tuo benessere.

Dott.ssa Griguoli Veronica, 

psicologa