4 ottimi motivi per cui portare il vostro neonato dall’Osteopata!

4 ottimi motivi per cui portare il vostro neonato dall’Osteopata!

Ieri, accompagnando all’uscita dello studio una coppia di neogenitori con il loro piccolo di due mesi e facendo entrare la Paziente successiva mi è stata rivolta, da quest’ultima, la seguente domanda: ma perché mai un bimbo così piccolo avrebbe bisogno dell’Osteopata?

Ovviamente nel rispetto del segreto professionale ho risposto in maniera concisa: Lei non reputa forse il parto come un momento traumatico anche per il bimbo oltre che per la madre? E se fosse un modo per fare vera prevenzione?


Riflettendo su quanto è avvenuto in studio ho pensato fosse necessario dare almeno 4 ottimi motivi per cui portare il vostro neonato dall’Osteopata!

Si potrebbe pensare quindi che un neonato o un bambino non abbia bisogno di una visita osteopatica data la sua giovanissima età, ma obiettivamente non c’è nulla di più sbagliato!

Accompagnare il proprio neonato dall’Osteopata è in realtà un’ottima scelta. L’elemento cardine da cui dovrebbe partire l’idea di questa scelta è tenere in considerazione che un bimbo appena nato ha trascorso ben 9 mesi all’interno della pancia della madre, in una condizione estremamente ristretta e in assenza di forza di gravità. Elementi che dovrà iniziare a gestire fin da subito, insieme alla capacità autonoma di respirazione polmonare, la luce negli occhi, i rumori ambientali e la sensazione termica del freddo da cui era protetto dal liquido amniotico, oltre al senso di sete e di fame che finora gli erano sconosciuti.

Ma analizziamo nel dettaglio questi 4 ottimi motivi!

  • Riequilibra i sovraccarichi della vita intrauterina e le tensioni causate dal parto

Come anticipato, la gravidanza permette al bimbo la crescita in uno spazio protetto e sicuro ma al contempo molto ristretto in cui si possono creare posture e tensioni a livello di varie strutture muscolo-scheletriche. L’opportunità di valutare e gestire già dalla prima infanzia eventuali scompensi della struttura ossea e disfunzioni dell’apparato membranoso e legamentoso può evitare lunghi percorsi di cura una volta adulti. Sin dalla vita intrauterina il feto può aver subìto condizionamenti che ne hanno provocato un disadattamento funzionale. Ad esempio, se durante la gravidanza la mamma soffre di problematiche muscolo scheletriche (sciatalgie o lombalgie), viscerali o sistemiche, probabilmente tutte le strutture coinvolte non riescono a compensare le richieste di un continuo adattamento dato dalla crescita del feto.

Il bacino inoltre, non essendo nella migliore condizione per affrontare gestazione e parto, può provocare compressioni anomale al futuro neonato ancora prima di nascere.

Inoltre, il momento del parto può causare ulteriori traumi alle strutture del neonato che magari non riuscirà a risolvere spontaneamente. Un parto lungo e difficile, che richiede magari l’utilizzo di farmaci o strumenti quali la ventosa, può segnare in modo importante i tessuti così delicati di un neonato. Il cranio ha sì la capacità di assorbire questi stress durante un parto naturale, ma alcuni neonati hanno le risorse necessarie per gestirne gli effetti in maniera eccellente, per altri il percorso è ben diverso e manifestano alcuni disturbi, che l’Osteopatia è in grado di intercettare e risolvere.

  • Ripristina le anomalie funzionali dell’apparato muscolo-scheletrico

L’intervento osteopatico consente il ripristino del corretto funzionamento strutturale del neonato, facilitando in questo modo il processo di sviluppo del suo organismo. Può risolvere diversi disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico, come ad esempio la plagiocefalia posizionale. La plagiocefalia è quella condizione di asimmetria cranica lieve, dovuta ad errate posizioni del sonno o perché il piccolo tende a tenere sempre la testa dallo stesso lato, prevenendo così l’evoluzione di diversi quadri di alterazioni funzionali che potrebbero sfociare ad esempio in problematiche visive e occlusali o posturali (es. scoliosi).

  • Tutto lo sviluppo neuromotorio trae beneficio

Un ulteriore motivo per cui l’approccio osteopatico può rivelarsi fondamentale per un neonato è la risoluzione di altre numerose problematiche dato che l’approccio non invasivo fa in modo di stimolare la naturale capacità dell’organismo a generare processi di autoguarigione. Disturbi come coliche gassose, difficoltà respiratorie, difficoltà di suzione, stipsi, difficoltà ad addormentarsi o irrequietezza in generale possono essere valutate e reintegrate nell’equilibrio corporeo attraverso l’Osteopatia, in modo tale che le tappe evolutive dello sviluppo possano essere affrontate con serenità e con le giuste potenzialità.

  • Fare prevenzione per garantirgli uno stato di Salute eccellente

L’osteopatia in ambito pediatrico è di per sé una terapia preventiva, in quanto permette di intercettare aree di mancato adattamento che con il tempo potrebbero sfociare in vere e proprie problematiche, più o meno gravi, inerenti non solo l’aspetto posturale ma anche il comportamento cognitivo, la funzionalità del sistema immunitario, la capacità di gestione degli stati infiammatori locali. Attraverso l’Osteopatia è possibile quindi risolvere in tempi brevissimi stati di alterata funzionalità, grazie alla plasticità e ricettività del sistema, generando uno stato di Salute elevato e cioè creando quell’opportunità di migliore capacità adattiva del corpo in risposta agli stimoli ambientali esterni che il bimbo affronta nel suo presente e dovrà affrontare nel prossimo futuro.

Andrea Viale DO – Osteopata