Conosciamo il disturbo del calcolo!

Conosciamo il disturbo del calcolo!

Bentornato caro lettore,

sono la Dott.ssa Giorgia Ghiraldini e oggi affrontiamo insieme la “discalculia evolutiva”. Se sei qui forse è perché ne hai già sentito parlare o magari sei solo curioso di scoprire di cosa si tratta ma in qualunque caso… partiamo!

La discalculia evolutiva o disturbo specifico del calcolo è un disturbo specifico dell’acquisizione e/o dell’apprendimento del calcolo, degli aspetti relativi al numero e alla quantità.

Tale disturbo è caratterizzato da due differenti profili:

  • Deficit nelle componenti di cognizione numerica basale:
    • Subitizing;
    • Quantificazione;
    • Comparazione;
    • Seriazione;
    • Strategie di calcolo a mente;
  • Debolezza nelle procedure esecutive e nel calcolo.

Non solo. Può essere caratterizzata da eventuali fragilità nelle aree definite di “dominio generale” oppure nelle aree denominate di “dominio specifico”. Tra le componenti di dominio generale troviamo ad esempio le funzioni esecutive, memoria, attenzione mentre tra le componenti di dominio specifico troviamo il confronto di numeri, i fatti aritmetici, calcolo mentale, calcolo scritto, e tutto ciò che riguarda specificatamente le abilità logico-matematiche in senso stretto.

Possibili campanelli d’allarme

  • Scarse abilità nel calcolo;
  • Difficoltà nel conteggio;
  • Difficoltà nelle rappresentazioni di quantità simboliche.

Come si arriva alla diagnosi?

La diagnosi avviene tramite la somministrazione di prove standardizzate le quali vanno a valutare:

  • Abilità lessicali;
  • Processi semantici;
  • Abilità pre-sintattiche;
  • Abilità visuo-spaziali;
  • Strategie di conteggio;
  • Padronanza e fluidità con le combinazioni numeriche.

Quando si può fare diagnosi?

La diagnosi di discalculia evolutiva può avvenire a partire dalla fine della classe terza della scuola primaria. Ciò non toglie la possibilità di osservare i comportamenti del bambino relativamente alle abilità logico-matematiche nelle classi precedenti e durante l’età prescolare, attraverso la valutazione dei prerequisiti degli apprendimenti.

Non abbiate timore di chiedere aiuto nel momento in cui notate fragilità di questo tipo nei vostri bambini. Avere una diagnosi permette un maggior benessere nella vita del bambino e permette lui di affrontare la propria vita grazie all’utilizzo di strategie e strumenti funzionali alle proprie caratteristiche.

Dott.ssa Ghiraldini Giorgia

Pedagogista

Bibliografia:

  • Cornlodi C., I disturbi dell’apprendimento, Il mulino, 2023, Bologna;
  • Vio C., Lo Presti G, Tressoldi P.E., Diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento, Erickson, 2022, Trento.