A.A.A. CERCASI PENSIERI FELICI: cose da sapere sui pensieri non utili

A.A.A. CERCASI PENSIERI FELICI: cosa da sapere sui pensieri non utili

Bentornato! Oggi voglio partire sbloccandoti un ricordo… Se hai visto Peter Pan sai anche tu che per staccare i piedi da terra, non basta solo la polvere di fata ma anche dei pensieri felici. 

Cos’è di fatto un pensiero felice? Credo che ciascuno di noi possa dare la propria definizione, quella della psicologia ha a che fare con pensieri che si attengono alla razionalità e che sono privi di “errori di ragionamento”.

Questo ci porta quindi a distinguere due stili di pensiero: i pensieri funzionali e i pensieri disfunzionali.

Cosa sono i pensieri funzionali?

Secondo Beck, padre della psicoterapia cognitivo-comportamentale, ciascun individuo si crea degli schemi cognitivi, una sorta di impalcatura attraverso la quale ordina e dota di significato la realtà che lo circonda. Come un filtro che in base alle nostre esperienze, ai nostri apprendimenti, ai nostri scopi, utilizziamo per spiegarci ciò che viviamo.

I pensieri funzionali sono pensieri che ci permettono di risolvere problemi e situazioni, di riflettere raggiungendo uno scopo e di stare bene, ovvero di provare emozioni positive e utili. Prova a pensare a quella volta in cui ti sei messo a progettare qualcosa, quando hai valutato il da farsi, calibrando i pro e i contro, quando hai anche saputo gestire l’emozione utilizzandola come motivazione per proseguire nel tuo pensiero; ecco in quell’occasione molto probabilmente hai utilizzato uno stile di pensiero utile.

Cosa sono i pensieri disfunzionali, o per meglio dire le distorsioni cognitive?

Questo stile di pensiero è caratterizzato da errori di ragionamento automatici, cioè al di sotto della nostra soglia di consapevolezza.  A causa delle distorsioni cognitive interpretiamo in manera disfunzionale ( quindi non utile) le esperienze che viviamo quotidianamente. Sempre A. T. Beck ne ha individuate tre clinicamente significative, sto parlando delle convinzioni negative su di sé, sul mondo e sul futuro. 

Più in generale posso dirti che i pensieri automatici creano delle regole di inferenza che distorcono la realtà provocando sofferenza  e dando origine a falsi sillogismi.

Sebbene tutte le distorsioni cognitive abbiano una propria problematicità, ce ne sono alcune che sono più frequenti di altre; come per esempio:

  • Astrazione selettiva: quando si presta attenzione ad un solo aspetto o a un solo dettaglio della situazione. In questo modo, gli aspetti positivi sono spesso ignorati a vantaggio di quelli negativi.
  • Pensiero dicotomico: non esistono sfumature, gli eventi vengono valutati in forma estrema, del tipo buono / cattivo, nero / bianco, on / off, giusto/sbagliato, ecc.
  • Super-generalizzazione: si giunge a una conclusione generale partendo da un evento particolare.
  • Ingigantire e minimizzare: il pensiero pessimista, ovvero quando si assume la tendenza a esagerare gli aspetti negativi di una situazione, riducendo viceversa al minimo il positivo.
  • Personalizzazione: vengono attribuite caratteristiche personali a una situazione del tipo “Ce l’hanno sicuramente con me!”.
  • Visione catastrofica: si considera certo lo scenario peggiore considerato.
  • Doverizzazione: ci si autoimpone regole rigide e severe su come le cose dovrebbero andare, su come gli altri dovrebbero comportarsi o su quello che noi stessi dovremmo fare.

Ora che conosci tutto sui pensieri, prova a far caso a quale stile ti appartiene di più e ricorda cambiare il proprio stile di pensiero è possibile e lo si può fare grazie anche all’aiuto di un professionista.

Dott.ssa Griguoli Veronica

Psicologa

Bibliografia

  • Semerari, A. (2000). Storia, teorie e tecniche della psicoterapia cognitiva. Editori Laterza.
  • Beck, A.T., Rush, J.A., Shaw, B., Emery, G. (1979). Cognitive Therapy of Depression. The Guilford Press, New York.
  • Beck, A.T., Freeman, A. (1990). Cognitive Therapy of Personality Disorders. The Guilford Press, New York.
  • Sassaroli, R. Lorenzini (1995). Attaccamento, Stili di Conoscenza e Disturbi di. Personalità. Milano: Raffaello Cortina Editore