Perché il mio bambino si comporta così?

Perché il mio bambino si comporta così?

Leggo ovunque la parola “capricci” e la sento da genitori/insegnanti/colleghi tipo una volta al giorno. 

Ma siamo proprio sicuri che i capricci siano veramente capricci? 

Non sono certa che sia così, mi dispiace. 

Forse invece di definire un bambino capriccioso, potremo provare a notare cosa scatena il suo comportamento. Perché fa così? È successo qualcosa? Sta male? In che luogo accade? Ha un fastidio sensoriale? Non si sente al sicuro? 

I bambini a volte sono molto leggibili, non stanno bene, ce lo fanno capire in tutti i modi. 

Siamo noi adulti che non sappiamo leggere certi disagi, forse perché poco attenti, poco presenti, molto stanchi. 

Pensate la stessa cosa di voi: ci sono giorni in cui state male e cosa fate? Vi lamentate, siete “fastidiosi”.. e con chi? Con chi amate di più. 

Lo stesso i bambini. 

La vera chiave è cambiare lo sguardo su questi segnali, cambiare pensiero, perché ve lo assicuro che i bambini non lo fanno apposta a farvi arrabbiare, vi stanno dicendo chiaramente che qualcosa non va. Non si sentono al sicuro, non si sentono capiti, non riescono ad autoregolare le proprie emozioni.

Come poter cambiare sguardo e capire perché il vostro bambino fa cosi?

Innanzitutto, diventando degli acuti osservatori, notare se ci sono stati cambiamenti, se qualche episodio possa averlo reso più nervoso, magari annotando anche su un diario quando iniziano questi comportamenti e quale sia il fattore scatenante. Possono essere causati dalle più diverse motivazioni: sensoriali, emotive, familiari, scolastiche, relazionali, motorie. 

Oltre che diventare acuti osservatori, a volte c’è la necessità di diventare acuti ascoltatori, perché spesso nelle parole dei bambini c’è la soluzione, troviamo la motivazione reale del loro malessere, ci danno la loro versione dei fatti. Ascoltarli attivamente, senza giudizio, senza interromperli, senza anticiparli. 

Altra cosa da fare è cambiare, cambiare il vostro approccio educativo, cambiare la routine, cambiare vestiti, cambiare regole, cambiare cibo (nei casi di problematiche sensoriali tutto questo è fondamentale). 

Infine, se notate che questi comportamenti persistono, chiedete aiuto. Questo non è mai sbagliato, ma anzi aiuterete il vostro bambino a crescere in armonia. 

Dott.ssa Laura Garrone: Pedagogista clinico, Psicomotricista Funzionale, Neuropedagogista e Terapista Dirfloortime