Lo sviluppo del linguaggio

Lo sviluppo del linguaggio. Cosa aspettarmi?

Il linguaggio è una funzione che ci permette di comunicare ed esprimerci attraverso suoni articolati. Ogni bambino sviluppa il linguaggio seguendo un percorso progressivo e graduale. Conoscerne le fasi di sviluppo può aiutarti a comprendere a che punto si trova il tuo bimbo ed eventualmente a capire se c’è qualcosa che non va. 

Ecco, quindi, le diverse fasi di sviluppo del linguaggio dai 0 ai 36 mesi e le caratteristiche di ciascuna.

I primi suoni

La prima fase che si colloca tra zero e un mese è definita primi suoni, dove il neonato comunica attraverso suoni di natura vegetativa i propri bisogni. Il pianto, i gorgoglii e gli sbadigli servono per comunicarti la sua fame, il suo fastidio o il suo nervosismo.

La seconda fase di sviluppo del linguaggio è caratterizzata dalle vocalizzazioni ed è compresa tra i due e i sei mesi, in questa fase il neonato emette suoni prolungati formati da vocali o consonanti, dopo il terzo mese i vocalizzi assumono un valore espressivo e rappresentano benessere e disagio. A cinque mesi il neonato imita i suoni che sente e inizia così uno scambio “comunicativo” con l’altro. 

La terza fase caratterizzata dalla lallazione canonica comprende i sei e i sette mesi, in questo breve periodo di tempo il neonato emette suoni sillabici o sequenze di sillabe “la-la, ba-ba, ta-ta, ma-ma, da-da”; non c’è consapevolezza di contenuto ma l’emissione ha solo uno scopo ludico, il bambino ascolta la propria voce.

La quarta fase caratterizzata dall’imitazione dei suoni è compresa negli otto-nove mesi, in questa fase il bambino ripete i primi morfemi imitando i suoni che percepisce dagli scambi comunicativi con gli altri. 

La quinta fase denominata lallazione variata è compresa tra i dieci e i dodici mesi, durante i quali il bambino dice suoni simili a parole “come fa il cane? Ba-ba”; compaiono i primi gesti non verbali di comunicazione come per esempio l’indicare, il mostrare, l’offrire o fare richieste.

Le prime parole

La sesta fase che comprende un periodo di tempo più ampio tra i 12 e i 17 mesi è caratterizzata dalla comparsa delle prime parole una tappa molto importante per l’interazione con l’ambiente circostante. In questa fase il bambino amplia il proprio vocabolario fino a trenta parole composte principalmente da persone e oggetti familiari, versi di animali. Il bambino dota di significato a ciò che dice.

Intorno ai diciassette mesi e fino ai due anni di età si manifesta una vera e propria esplosione del vocabolario, il bambino apprende velocemente le parole che sente e riesce a combinare due parole come per esempio “mamma, pappa”; alla fine di questo periodo il bambino arriva ad avere nel proprio vocabolario circa 300 parole ma può arrivare anche a svilupparne 600.

Dopo le prime parole, tra i 24 e i 30 mesi compaiono anche le prime frasi, in cui il bambino allinea il soggetto e il verbo e successivamente il resto delle parti sintattiche.

Infine, dopo i trenta mesi e fino ai 3 anni grazie anche alle interazioni con l’altro, il bambino sviluppa le capacità morfosintattiche, produce frasi complesse, impara a porre brevi domande, ha un vocabolario di circa 900 parole e riesce a rispondere a domande chiuse.

Concludendo le fasi che portano allo sviluppo del linguaggio nel bambino sono numerose e ciascuna di esse rappresenta una sfida per i bambini. Ecco perché è importante da un lato incoraggiare e rispettare il ritmo di sviluppo di ciascuno e dall’altro lato monitorare l’andamento in modo da intervenire il prima possibile dopo un’attenta valutazione.

Dott.ssa Gabriella Lurino

Logopedista