Il lavoro e il suo stress
Il lavoro e il suo stress
Le caratteristiche dell’ambiente di lavoro, e anche l’attuale precarietà del mondo del lavoro stesso, possono portare l’individuo a sviluppare disagi di natura psico-sociale, come lo stress lavoro correlato e il burnout.
Lo stress correlato al lavoro:
Ogni attività lavorativa presenta una componente di stress legate a un carico di lavoro eccessivo e alla necessità di fare fronte a imprevisti e richieste a volte poco prevedibili. Lo stress lavoro correlato spesso deriva da un eccesso dei carichi di lavoro, habitat lavorativo non adeguato, relazioni interpersonali conflittuali. Lo stress lavoro correlato esercita inoltre dirette conseguenze sulla performance lavorativa, fino a manifestarsi nei termini di errori sul lavoro, infortuni, conflitti con i colleghi, prolungate assenze e dimissioni del lavoratore. Le conseguenze si evidenziano anche per l’azienda, che vede diminuire la qualità dei prodotti e servizi da essa stessa offerti.
In Europa si stima che un lavoratore su quattro sia affetto da stress lavoro correlato.
Lo stress, a piccole dosi, può costituire elemento motivazionale che permette al lavoratore di impegnarsi nello svolgimento delle sue mansioni e quindi potenziare le prestazioni individuali e il rendimento per l’azienda. I problemi nascono quando lo stress è troppo elevato o duraturo, con ripercussioni psicofisiche che diventano sempre meno gestibili da parte della persona. In tal caso lo stress è descrivibile come sensazione di non riuscire a far fronte alle richieste esterne o di non trarre gratificazione dai propri sforzi. È così che l’individuo inizia a soffrirne e ad avvertire che il problema influisce sul versante psichico, sociale e somatico. Sensazione di stanchezza, ridotta tolleranza degli stati emotivi negativi, tono dell’umore basso, alterazioni della fame e del sonno, ritiro sociale e a volte variazioni nel consumo di alcol e fumo sono alcuni degli indicatori di tale stato.
Stress e burnout: sintomi simili per problemi diversi.
Lo stress lavorativo è una condizione che può condurre a sua volta alla sindrome del burn-out. Il burnout è identificabile come una sindrome da esaurimento emotivo che alla condizione di stress aggiunge la componente relazionale.
In particolare, il burnout alcuni elementi cardine:
• esaurimento delle risorse e dell’energia necessarie per affrontare il lavoro quotidiano;
• distacco mentale dalle persone e dalle attività che riguardano l’ambiente lavorativo;
• vissuto di inadeguatezza e sensazione di sovraccarico in termini di richieste di lavoro.
Tra le cause, è possibile individuare la presenza di elevata richiesta lavorativa, scarsa libertà decisionale, inadeguato supporto sociale, a cui si aggiungerebbero caratteristiche personali di eccessiva responsabilizzazione di sè.
Chi è maggiormente colpito da burnout?
Il burn out può colpire persone che svolgono tutte le professioni, anche se sembra presentarsi più di frequente nei lavori che prevedono un contatto relazionale connotato da forte coinvolgimento emotivo (ad esempio: professioni sanitarie, forze dell’ordine, insegnanti..).
Come prevenire stress lavorativo e burnout?
I consigli di buonsenso ricordano alle persone che è possibile cercare di prevenire stress e burnout prendendosi degli spazi per curare il proprio benessere psicofisico, per dedicarsi a degli hobby, condurre uno stile di vita sano, mantenere una vita sociale attiva. In alcuni casi tali strategie non si rivelano sufficienti e a quel punto può essere necessario rivolgersi a uno psicoterapeuta. La persona colpita da stress e burnout può infatti vedere peggiorare la propria situazione sotto l’aspetto emotivo, relazionale, fino a sviluppare disturbi psicopatologici conclamati.
La psicoterapia concede uno spazio di espressione del proprio malessere e consente di adottare una prospettiva maggiormente ampia, tesa a individuare e contrastare le ripercussioni che il burnout può esercitare a livello individuale, relazionale e ovviamente lavorativo.
Diana Mabilia
Psicoterapeuta e Psicologa del lavoro
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