LE 5+1 EMOZIONI DI BASE
LE 5+1 EMOZIONI DI BASE
A cosa servono le emozioni?
Saper riconoscere, comprendere e, di conseguenza, gestire le emozioni permette ai nostri bambini di adattarsi in maniera ottimale ai vari contesti di vita, apprendendo strategie per fronteggiare sia situazioni piacevoli che spiacevoli. Le emozioni sono molte…e le situazioni che si possono incontrare sono ancora di più! Attraverso questo percorso le approfondiremo insieme e vi darò qualche trucchetto e consiglio su come aiutare i vostri bimbi a gestirle al meglio!
Ma prima di cominciare facciamo una rapida carrellata delle principali emozioni che andremo a conoscere nei prossimi articoli. Come avete potuto intuire dal titolo, si parla di 5 emozioni di base, a cui recentemente se ne è aggiunta un’altra:
- Felicità
- Tristezza
- Rabbia
- Paura
- Disgusto
+1. Sorpresa
Ovviamente non finiscono qui…esistono anche emozioni più “complesse” come imbarazzo, timidezza, preoccupazione e così via.
Ma perché dare tutti questi nomi alle emozioni?
È importante che i nostri bimbi posseggano un adeguato vocabolario emotivo per poter distinguere ciascuna sensazione provata; è fondamentale dare il giusto nome alle cose! Questo risulta utile, però, non solo a loro stessi ma anche a noi adulti. Pensate a quando vedete sul loro visino un’espressione “strana”; la prima cosa che fate è chiedere “Cos’è successo? Come ti senti?”. Se non sono in grado di utilizzare il giusto termine per esprimere il loro stato d’animo, di conseguenza anche noi non sappiamo come poterli aiutare per fornire loro la soluzione/strategia migliore. Dare il giusto nome ci permette di ottenere l’aiuto delle persone che ci stanno vicino.
Piccolo consiglio per voi genitori: anziché porre ai vostri figli delle domande così generali, perché non aiutarli già a discriminare quale emozione stanno provando? Ad esempio, “Mi sembri proprio felice oggi!” oppure “Vedo che sei molto dispiaciuto”. In questo modo, un passetto alla volta, impareranno a riconoscere e a comunicare i loro stati d’animo.
A questo proposito, impareremo come per ogni emozione corrispondano varie gradazioni di intensità, ciascuna con un lessico specifico. Introdurremo anche lo strumento del termometro, in grado di farci comprendere le sfumature, da quelle meno intense a quelle più intense.
Non dimentichiamo che emozioni come tristezza e rabbia sono in realtà utili, non vanno per forza sempre demonizzate come qualcosa di spiacevole e sbagliato. La regola fondamentale è imparare a gestirle nella maniera più adeguata; ricordiamoci che, essendo innate e presenti in ciascuno di noi, sono “nate” per aiutarci a superare gli ostacoli della vita. Senza emozioni saremmo solo dei robot!
A completamento delle emozioni, ci sono anche i pensieri. Spesso, sono proprio questi ultimi a condurci a sperimentare reazioni esageratamente negative in rapporto a particolari eventi. Ma perché questo accade? Perché i pensieri che invadono le nostre menti sono esagerati, pessimistici, catastrofici; non descrivono in maniera veritiera la realtà, distorcendola e spesso generalizzando; non sono utili a perseguire i nostri scopi; infine, conducono a reazioni emotive troppo intense (i famosi livelli alti del termometro). Per essere di aiuto ai nostri bambini e ragazzi, il consiglio che possiamo dare è quello di ridimensionare questi pensieri maladattivi, sostituendoli con pensieri razionali, cioè positivi. Insegnate ai vostri figli a pensare in positivo!
Dott.ssa Zaghini Chiara
Dottoressa in Psicologia dello Sviluppo
BIBLIOGRAFIA
Di Pietro Mario (2014). “L’ABC delle mie emozioni”. Trento, Erickson