Come sopravvivere allo stress? Le mie 3 R.

Come sopravvivere allo stress? Le mie 3 R.

Ben ritrovato/a, spero che finora gli articoli letti ti siano stati d’aiuto. Io sono la dott.ssa Griguoli Veronica e in questo articolo vorrei parlarti di uno degli argomenti più comuni e in parte bistrattati, lo stress.

Vorrei partire nel definire che cos’è lo stress Selye, un medico americano lo definisce come “risposta aspecifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso” (Selye, 1976). Nella nostra vita di tutti i giorni sperimentiamo gli effetti psicofisici a questa stimolazione. In particolare quando siamo di fronte a un qualsiasi tipo di stimolo positivo (come per esempio la nostra festa di compleanno o il giorno del nostro matrimonio) o negativo (come per esempio un licenziamento, una pandemia o una perdita) il nostro organismo reagisce iniziando a produrre dapprima ormoni che stimolano un’azione come per esempio l’adrenalina o la noradrenalina in questo modo iniziamo ad avere il cuore che batte molto forte, il respiro corto, i muscoli tesi e così via, tutto è in funzione del prepararci ad affrontare la situazione. 

Cosa accade però se questo stimolo stressante dura troppo?

Ciò che contraddistingue uno stress buono (eustress) da uno stress “cattivo” (distress) è la sua durata piuttosto che la sua intensità. Stress molto intensi ma che hanno una durata limitata sono meglio tollerati dal nostro organismo rispetto a stimoli che seppur poco intensi perdurano per molto tempo arrivando a cronicizzarsi. È in quest’ultimo caso che ci troviamo quando avvertiamo i seguenti sintomi:

  • Stanchezza mentale e fisica  persistente che non passa dopo aver dormito,
  • Difese immunitarie basse, che ci espongono più facilmente a infezioni e malattie,
  • Sonno disturbato
  • Frequenti emicranie e tensioni muscolari
  • Confusione mentale
  • Difficoltà di memoria e concentrazione, ecc.

Come puoi vedere di fronte a questo tipo di sintomatologia, la sensazione è che il sistema sia andato verso una iniziale iperattivazione in cui come quando suona una sirena d’allarme ha utilizzato tutte le proprie risorse per far fronte alla situazione stressogena e poi terminate queste risorse, si sia avviato verso quella che viene definita fase di esaurimento in cui diamo fondo anche alle nostre ultime riserve.

Benché le cose siano in realtà anche un po’ più complesse di quello che ti ho descritto in queste poche righe, ti basta sapere che “recuperare” dopo un periodo di stress non solo è possibile ma è NECESSARIO e per questo ti svelo le mie 3 R da ricordare quando ti troverai nella prossima situazione stressante: 

  • Riconosci
  • Rallenta
  • Respira

 

Dott.ssa Griguoli Veronica

Psicologa, operatrice di biofeedback e training autogeno

Bibliografia:

Selye, H. (1974). Stress without distress. J. B. Lippincott, Philadelphia.

Selye, H. (1976). Stress in health and disease. Butterworth’s, reading, Massachusetts.