EDUCARE ALLA DIVERSITA’
Educare alla diversità
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un cambiamento di valori, di educazione, di bisogni. Le vite troppo frenetiche non lasciano spazio alle piccole cose, non ci permettono di osservare attentamente, non ci permettono di soffermarci ed ascoltarci. Chi sta soffrendo di più di tutta questa frenesia sono sicuramente i bambini: non hanno più la possibilità di fare i bambini, non possono più avere il loro tempo perché vengono considerati già adulti in miniatura, non hanno più la possibilità di imparare lentamente perché a 6 anni devono tassativamente leggere, scrivere, contare. Non hanno neanche più la possibilità di pensare, di vivere le esperienze con il corpo, di poter stare sdraiati senza fare nulla.
Un tema che a me sta tanto a cuore è quello della diversità, intesa come caratteristiche che ogni persona, ogni bambino ha dentro di sé. Alla fine siamo tutti diversi, la diversità fa parte della natura.
Quindi se siamo tutti diversi, con bisogni diversi, con potenzialità diverse, perché pretendiamo che i bambini siano tutti uguali? Perchè pretendiamo che tutti i bambini apprendano nello stesso modo? Perché pretendiamo che i bambini abbiano tutti gli stessi tempi?
C’è bisogno di ritornare alla lentezza, all’attenzione ai piccoli dettagli, alla voglia della scoperta.
Come fare? Educando alla diversità.
Educare alla diversità significa avere rispetto: rispetto per i tempi, rispetto per le attitudini, rispetto per ciò che ogni bambino è, rispetto delle caratteristiche sensoriali individuali, rispetto per le capacità, rispetto per i traguardi.
Educare alla diversità significa accogliere: accogliere i momenti bui e trasformarli in forza, accogliere ciò che il bambino ci offre in quel momento, accogliere i suoi stati d’animo, accogliere e non giudicare, accogliere e non fare paragone.
Educare alla diversità significa anche essere esempi: esempi di forza, esempi di rispetto, esempi di non giudizio. Perché nel 2023 non possiamo permettere di essere discriminati per il nostro pensiero, per il nostro orientamento sessuale, per il nostro credo, perché vogliamo che vengano rispettati i diritti di ogni persona.
Educare alla diversità significa rispondere alle domande: i bambini sono curiosi e fanno mille domande, rispondere con il giusto tono e le giuste parole non crea il tabù, non crea la fissazione. E un bambino curioso è un bambino intelligente che vuole scoprire, quindi rispondere vuol dire aiutarlo in questo, aiutarlo nella riflessione.
Educare è importante, perché è l’arma più potente che abbiamo per poter cambiare il mondo. E il mondo lo si cambia dai bambini.
Dott.ssa Laura Garrone
Pedagogista clinico, psicomotricista funzionale, neuropedagogista e terapista Dirfloortime