QUAL È IL TUO STILE DI COMUNICAZIONE? SCOPRILO TROVANDO IL TUO IDENTIKIT!
QUAL È IL TUO STILE DI COMUNICAZIONE? SCOPRILO TROVANDO IL TUO IDENTIKIT!
Ben ritrovat* sono sicura che questo titolo ti ha incuriosito e che per un attimo ti sia chiesto che ci faceva un identikit in un articolo dello studio… tranquillo non ci siamo trasformati in investigato!
In questo articolo che spero leggerai dopo quello della dott.ssa Mabilia sulla comunicazione (https://studioprogettovita.it/?p=2425 ), vorrei parlarti proprio di STILE, in effetti ciascuno di noi ha un proprio stile di comunicazione.
QUANTI STILI ESISTONO?
La risposta esatta potrebbe essere molti ma in generale si è soliti dividere gli stili di comunicazione in tre tipi:
- Stile passivo
- Stile aggressivo
- Stile assertivo
Sono sicura che leggendo qua e là avrai già sentito parlare di questi stili o comunque ti torneranno familiari le parole aggressivo/passivo/assertivo/manipolatorio.
Proverò quindi a farti una breve rassegna di questi stili e soprattutto ti aiuterò a svelare quello che è l’identikit di ciascun stile di comunicazione.
LO STILE PASSIVO
Le persone con questo stile comunicativo, non rispettando pienamente se stesse, non riescono a farsi rispettare nemmeno dagli altri: difficilmente prendono una propria posizione (e se ce l’hanno, la tengono ben nascosta), poiché non sono in grado di reggere il confronto, in quanto insicuri.
Seguono sempre il “gregge” e si fanno facilmente manipolare. In altre parole, subiscono la vita invece di darle una direzione.
La persona passivo, di solito, è una persona molto attenta agli altri, dai quali si lascia condizionare e influenzare, anche al di là della propria volontà.
Di fatto, tende a non opporsi quando viene aggredito, a lasciare correre, anche troppo. Il suo motto è: “basta non litigare” e in nome di questa “pace”, accetta e subisce quanto le viene imposto da altri.
Il suo identikit

Caratteristiche tipiche dell’individuo passivo:
- Non esprime mai le sue opinioni. “Dimmi tu, a me va bene tutto” è la frase che ripete con maggior frequenza il soggetto passivo. Il suo obiettivo è quello di ottenere l’approvazione di tutti, evitando di farsi ipotetici nemici. Dietro questo comportamento accondiscendente si nasconde ovviamente una forte insicurezza.
- Non reagisce quando viene trattato male. Per rendere meglio l’idea, potremmo definire il soggetto passivo come il classico “cagnolino al guinzaglio”, senza avere reazioni.
- Durante un litigio si sente in colpa. Quando riceve una critica o litiga con qualcuno, in automatico crede di aver torto e si sente in colpa.
- Scende spesso a compromessi per evitare i conflitti. Le persone passive cercano di evitare ogni forma di scontro e sono addirittura disposte a scendere a compromessi svantaggiosi.
LO STILE AGGRESSIVO
La persona aggressiva sembra essere attenta solo ai propri bisogni, se ne frega degli altri, traccia la rotta verso ciò che desidera e spazza via tutto quello che c’è in mezzo, come se non esistesse, come se non avesse diritti.
Chi adotta questo stile relazionale è in guerra, continuamente. Ha l’abitudine ad attaccare e si aspetta che gli altri facciano lo stesso nei suoi confronti. Proprio per questo tende a vivere continuamente in allerta come se fosse sempre in trincea, difendendo quanto conquistato e temendo inconsciamente l’arrivo di qualcuno che “potrebbe menare più forte”.
Il suo motto è “O pesti, o vieni pestato”.

Il suo identikit:
- Discutere frequentemente con gli altri. È fortemente critico verso tutte le azioni che non rientrano nel suo modo di vivere;
- Pensare che gli altri si prendano troppe libertà e debbano essere richiamati all’ordine per restare al loro posto;
- Essere tendenzialmente egoista e mettere sempre in primo piano le proprie esigenze, calpestando quelle degli altri;
- Essere in forte competizione con tutti (nel senso negativo del termine);
- Mettere in cattiva luce gli altri per emergere.
Forse l’aggressivo potrà anche pensare che il proprio stile relazionale possa fargli ottenere quello che vuole, ma di fatto, egli si pone spesso su una posizione attacco/difesa e questo può generare delle conseguenze che minano il rispetto e la fiducia reciproca. In tal senso, le persone che hanno a che fare con lui/lei possono serbargli rancore e imparare ad evitarlo oppure ad opporsi.
LO STILE ASSERTIVO

Una persona assertiva è colei che mostra sicurezza nel sostenere le proprie opinioni.
Non a caso l’assertività è ritenuta una delle caratteristiche chiave delle persone di successo che stanno bene con se stesse: essere assertivi vuol dire essere in grado di comunicare in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e le proprie opinioni, senza tuttavia prevaricare l’altro.
Il suo identikit:
Una persona assertiva è in grado di esprimere ciò che pensa, sa farsi valere e farsi rispettare. Assertivo è infatti colui che mostra in particolare: decisione, determinazione e risolutezza.
Essere assertivi significa quindi aver trovato quella famosa giusta via di mezzo tra le due polarità opposte, appena descritte: l’aggressività e la passività.
Questo perché l’assertività è prima di tutto un equilibrio, mentre ciascuno dei due stili visti in precedenza tende all’eccesso: l’aggressivo calpesta gli altri e il passivo si fa calpestare. In questo modo, nessuno di questi due approcci rappresenta infatti un modello ideale per relazionarsi in modo efficace agli altri.
L’assertivo, invece, evita di lasciarsi trascinare dalla corrente incontrollata degli eventi, ma al contrario li domina e li gestisce con energia ed ingegno, riuscendo in questo modo a esprimere, sempre il meglio di sé stesso e delle proprie capacità.
Visto che sei arrivato fino alla fine di questo articolo, sono pronta a lasciarti tre piccoli suggerimenti per imparare subito ad essere più assertivo:
- IMPARARE AD ACCETTARE LE CRITICHE.
- IMPARARE A PADRONEGGIARE I CONFLITTI.
- FAR PRATICA NEL DIRE NO.
Dott.ssa Veronica Griguoli
Bibliografia e sitografia:
Anchisi, R., Dessy, G., Mia (2018). Manuale di assertività. Teoria e pratica delle abilità relazionali: alla scoperta di sé e degli altri.
Nanetti, F. (2018). Assertività ed emozioni. Manuale di formazione integrata alla comunicazione efficace.
Giusti, E., Testi, A. (2018). L’assertività. Vincere quasi sempre con le 3 A.
Algeri D. (2019). Il tuo stile relazionale è passivo, aggressivo e assertivo?