MIO FIGLIO VA MALE A SCUOLA E LE MAESTRE MI HANNO CONSIGLIATO UNA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI…MA DI COSA SI TRATTA?
MIO FIGLIO VA MALE A SCUOLA E LE MAESTRE MI HANNO CONSIGLIATO UNA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI…MA DI COSA SI TRATTA?
Spesso accade che, nei primi anni della scuola primaria, le maestre segnalino alcune difficoltà di acquisizione dei processi legati alla lettura, alla scrittura o al calcolo. Di conseguenza, consigliano alla famiglia di effettuare una valutazione per appurare la presenza o meno di difficoltà oggettive, per poi iniziare un percorso di potenziamento mirato e la conseguente attivazione, nel contesto scolastico, delle normative atte a tutelare gli alunni con “bisogni speciali”.
Quando, però, incontriamo voi genitori spesso ci riportate dubbi e perplessità… Eccoci qui per chiarirli una volta per tutte!
Una valutazione degli apprendimenti completa deve approfondire ognuna delle aree, indipendentemente dal fatto che la difficoltà segnalata sia specifica solo di una. Senza andare troppo nello specifico con terminologie noiose, nomi e sigle assurde, vi spiego con molta semplicità cosa andiamo ad indagare:
- LETTURA: si parte con una classica lettura di brano ad alta voce, in cui si segnano gli eventuali errori commessi dal bambino e la velocità impiegata, per poi eventualmente approfondire attraverso la lettura di parole isolate o di parole completamente inventate, per verificare la corrispondenza tra il grafema scritto e il fonema pronunciato;
- COMPRENSIONE: strettamente legata alla competenza di lettura, si va ad indagare quanto ciò che viene letto viene anche compreso, attraverso la lettura di un brano con le relative domande a scelta multipla a cui rispondere; questa abilità si indaga anche in modalità da ascolto, dove la lettura viene in realtà effettuata dal professionista;
- SCRITTURA: quest’area viene indagata sia dal punto di vista ortografico, con le classiche prove di dettato, ma anche dal punto di vista della produzione scritta di un testo spontaneo; inoltre, si dedica attenzione anche al gesto grafo-motorio, per indagare la fluidità o meno nell’uso dei vari allografi (stampato e corsivo);
CALCOLO: l’area della matematica viene indagata attraverso batterie che analizzano le competenze del calcolo scritto e del calcolo a mente, oltre a prove di ragionamento logico che indagano la capacità di lavorare con materiale numerico e di saper cogliere adeguatamente il senso del numero; da non dimenticare anche l’abilità di problem-solving nella fase di risoluzione dei problemi aritmetici.
In linea di massima, queste sono le prove standard che proponiamo, ovviamente somministrate sulla base della classe frequentata dal bambino, per cui vanno ad approfondire esclusivamente quelle competenze che dovrebbero essere state acquisite in base alla programmazione scolastica. Ciò che si richiede allo studente è di svolgere i test nel miglior modo, tenendo conto che alcuni di questi prevedono anche un limite di tempo entro cui svolgerli. A noi, però, interessa vedere fino a che punto è in grado di svolgere in autonomia le prove, per comprendere dove può essere mancata l’automatizzazione di quel preciso processo.
Successivamente alla correzione ed alla stesura della relazione, si illustrano ai genitori le prove e i risultati e si opta per un eventuale percorso di potenziamento personalizzato, oltre a prendere contatti con le insegnanti per un lavoro di squadra. Perché ricordiamoci… INSIEME SI PUÒ!
Dott.ssa Chiara Zaghini
Psicologa dell’Età Evolutiva