Quando e come chiedere un aiuto ad un professionista dell’età evolutiva?
Quando e come chiedere un aiuto ad un professionista dell'età evolutiva?
Vi sembra di notare qualcosa di “strano” nei vostri bambini? Si comportano in modo “diverso” rispetto ai compagni della stessa età? Siete preoccupati che possa esserci qualcosa che non va? A questo punto la domanda sorge spontanea: ma quando possiamo chiedere aiuto a qualcuno? È troppo presto? Conviene aspettare perché si tratta solo di un “periodo”? O forse è già troppo tardi?
Sono mille i dubbi che affliggono i genitori appena notano qualche segnale che li preoccupa. Cerchiamo insieme di fare chiarezza!
Ricordiamoci che ad ogni piccolo segnale o campanello d’allarme è sempre meglio monitorare la situazione e prendere nota di cosa sta succedendo, in modo da poter riferire tutti i dubbi al professionista dell’età evolutiva a cui ci rivolgiamo.
Il primo step è sicuramente chiedere consiglio al proprio pediatra di fiducia, il quale saprà indirizzarvi dallo specialista più adatto alla situazione. È importante, però, che anche voi genitori sappiate che esiste una figura professionale specifica per ogni problematica. Vediamo insieme le principali differenze:
- Lo psicologo dell’età evolutiva è in grado di svolgere un’approfondita valutazione a 360° gradi, analizzando le principali aree di sviluppo dei bambini (area del linguaggio, sfera cognitiva e degli apprendimenti, aspetti emotivi e comportamentali e molto altro).
- Se ci riferiamo a ragazzi pre-adolescenti o adolescenti che ritengono di aver bisogno di uno spazio in cui poter parlare con qualcuno, lo psicoterapeuta può essere la figura adatta per sostenerli attraverso un percorso di supporto emotivo e psicologico.
- Se i vostri bimbi o ragazzi hanno difficoltà nella programmazione dello studio o nel gestire situazioni emotive, allora un educatore può fare al caso vostro, supportandovi con materiali e strategie utili da applicare anche nel contesto domiciliare.
- Se la fragilità si manifesta soprattutto nel dominio del linguaggio, ad esempio a livello di pronuncia delle paroline, il logopedista è il professionista ad hoc.
- Se notate delle difficoltà a livello di coordinazione, nell’acquisizione delle tappe dello sviluppo motorio, o delle anomalie di tipo sensoriale, dovete sapere che esiste anche la figura dello psicomotricista.
Per individuare la figura che fa al caso vostro, il consiglio è quello di recarvi presso un centro multidisciplinare: il responsabile della sfera dell’età evolutiva, dopo aver svolto un’approfondita consulenza, saprà indirizzarvi verso il professionista più adatto per voi e per i vostri figli.
Sottolineiamo un concetto essenziale: la precocità! Prima interveniamo con un’adeguata presa in carico, prima possiamo risolvere la problematica e modificare la sua traiettoria evolutiva in modo favorevole; se, al contrario, la trascuriamo, questa si può strutturare in un tratto stabile, rendendo più difficile il lavoro terapeutico e le possibilità di esito positivo.
Permettere la realizzazione di un intervento precoce è il miglior regalo che un genitore possa fare al proprio figlio!
Dott.ssa Zaghini Chiara
Dottoressa in Psicologia dello Sviluppo